Vi ricordate quando vi abbiamo parlato di Gamification ? Era il lontano 2017 e di acqua ne è passata sotto i ponti…
Scrivendo di questo tema ne abbiamo parlato in termini di “..Un sistema di valutazione frutto dell’analisi dei punteggi ottenuti in giochi di comune utilizzo..” ma con il tempo questo strumento si è arricchito e ha incrementato il suo potenziale.
Oggi per Gamification si intende l’utilizzo e l’applicazione di elementi, solitamente utilizzati nei giochi, al di fuori dei contesti ludici per creare esperienze creative e coinvolgenti. Può essere sviluppato in diversi settori e in diversi ambiti. “Gamification non vuol dire trasformare un’esperienza in un videogioco, ma prendere tecniche proprie dei videogiochi – lo stimolo della competizione, l’enfatizzazione dello status, le modalità di guida del comportamento… – e trasferirle all’ interno di una cornice che le persone conoscono, come un’ app o un sito. Con il risultato che non ti accorgi neanche che stai giocando” Fabio Viola, esperto di Gamification
In Azienda viene applicato a diverse funzioni dalla fidelizzazione del cliente alle relazioni/politiche interne.
Ad esempio nel marketing serve a fidelizzare il cliente: App, Iniziative e proposte interattive che attraverso il gioco inducono il consumatore a fruire dell’esperienza in maniera sistematica, quindi generando business.
Nell’area Hr invece, la Gamification ben si applica a contesti in cui il dipendente è chiamato a sviluppare il suo know how (leggi: formazione) oppure all’ incremento della motivazione.
Si può citare il caso di McDonald, che nel 2014 ha scelto la strada di un approccio Gamification based per la formazione del personale di un nuovo sistema di cassa inserito in alcuni punti vendita. Il colosso ha sviluppato un simulatore che ricrea le attività quotidiane per permettere ai propri dipendenti di poter imparare il nuovo sistema ed allenarsi in maniera virtuale, abbassando così al minimo i disservizi reali.
I risultati sono stati ottimi sia in termini di soddisfazione del personale, sia sui tempi medi di evasione clienti (ridotti a 7.9 secondi!).
Un altro interessante esempio di utilizzo del metodo in ambito HR è rappresentato dal caso della società americana RMH Franchise Corporation, catena di ristorazione, che ha ideato un website gamificato per permettere ai propri dipendenti di loggarsi, gestire il proprio profilo e visualizzare le statistiche di vendita personale e di team e di partecipare a “missioni”. L’utilizzo di badge e classifiche rinforza comportamenti virtuosi e aumenta l’engagement dei dipendenti, riducendo il turnover del 20%.
Ma non è tutto qui!
La Gamification risulta un ottimo strumento anche per la selezione del personale. Per effettuare una valutazione in maniera scientifica delle componenti psico-attitudinali, delle competenze trasversali e della personalità di un candidato. Grazie ad uno studio svolto da Randstad nel 2017, l’HR Trends end Salary Report, possiamo analizzare come il 65% delle imprese afferma che questo metodo possa supportare con successo le attività tradizionali e nel 20% dei casi possa addirittura sostituirsi, supportando ed agevolando le attività dei recruiter. Ma i numeri, con il passare degli anni, sono in aumento.
In particolare MSC Crociere, in collaborazione con l’agenzia creativa We Are Social, ha realizzato il gioco “Inner Island”: un nuovo processo di selezione per permettere ai candidati di esprimere al meglio il proprio potenziale … Volete sapere di che cosa si tratta?
Aspettate il nostro prossimo articolo: svilupperemo il tema delle nuove forme di selezione del personale!
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