Fairplace si fa sempre più social e inaugura il mese della primavera con il lancio del blog!

Tratteremo temi che riguardano il nostro lavoro di “orientatrici al lavoro”, fornendo il nostro punto di vista, raccontando esperienze e, perché no, suscitando spunti di riflessioni.

TeamFP2017

1 marzo 2017

CV: da solo non basti più!

Partiamo subito con lui, il fantomatico “pezzo di carta” che tutti ci affrettiamo a compilare non appena finiti gli studi e che aggiorniamo, con dovizia di particolari, ogni volta che ci succede qualcosa di nuovo, professionalmente parlando.

Ma nel 2017 il “Curriculum Vitae et Studiorum” è ancora necessario?

Marco Montemagno, guru indiscusso della rete e dei social in ambito professionale , dispensa pillole in cui proclama l’inutilità di questo strumento come mezzo per trovare lavoro, ci convince che il saper fare batte uno a zero l’autoreferenzialità di un pezzo di carta, ci spinge a mostrare a potenziali futuri datori di lavoro quello che sappiamo davvero fare, abbandonando la nostra coperta di Linus, il nostro curriculum vitae.

Non uno, ma addirittura sette motivi per bruciare un curriculum, sono quelli forniti da Job Club in un recente post: le motivazioni spaziano dalla omologazione tra candidati alla discriminazione e all’aumento di una insana competizione (un tantino catastrofici, no?!).

Trampolino di lancio,  blog gestito con spirito ed ironia da due donne manager, focalizza invece l’attenzione sui punti di forza che dovrebbe avere un curriculum per farsi notare in 8,8 secondi dai selezionatori, frazione di tempo in cui si stima vengano decise le sue sorti (quasi in un battito di ciglia…).

Quindi via libera alle dritte che possono evitare al curriculum la cestinatura: l’essere sintetici ma efficaci, evitare errori di battitura o grammaticali, utilizzare caratteri chiari e leggibili ed evitare eccessi di creatività.

Per noi “orientatrici al lavoro”, forse ancora un po’ tradizionaliste rispetto agli esempi appena citati,   il CV resta sempre e comunque un biglietto da visita e in quanto tale deve essere bello da vedere, chiaro, esaustivo e deve suscitare in chi lo legge la voglia di approfondire gli argomenti citati.

Invia commento