In un mondo in cui le relazioni personali avvengono prevalentemente attraverso mezzi “tecnologici”, e seduti a cena al ristorante più della metà degli amici hanno il cellulare in mano, ha ancora senso l’arte di saper fare networking? Che cosa significa oggi fare rete?

L’uso che oggi viene fatto del termine “rete”, è rappresentato dall’ambiguità del rapporto tra le nuove tecnologie dell’informazione e questo concetto. C’è la tendenza a spiegare l’uso di questo termine in relazione agli sviluppi delle tecnologie informatiche e quindi a vederlo come un fenomeno nuovo emerso solo negli ultimi decenni. In realtà non siamo di fronte ad un concetto nuovo. Le tecnologie dell’informazione hanno semplicemente fornito i mezzi perché potessero diventare visibili le strutture reticolari sociali già esistenti.

La capacità di saper costruire e mantenere relazioni è sempre stato il lievito madre delle società e nel mondo del lavoro in particolare. Tuttavia con l’avvento della crisi e sempre più nel post crisi attuale, tale capacità è diventata evidente a tutte e tutti come qualità fondamentale in ambito professionale.

Parlare con altre persone, allacciare contatti diretti, per telefono, mail, tramite i professional network come Linkedin, allo scopo di scambiare informazioni, idee ed opportunità rappresenta uno dei canali più importanti ed una necessità per realizzare i propri progetti. Questo processo di comunicazione strutturata si definisce – networking –  intendendo l’attivazione e lo sviluppo mirato di una rete di contatti sia in ambito professionale che personale.

Il networking rappresenta il metodo più efficace per vivere il mercato del lavoro e per favorire maggiori opportunità professionali. Tramite azioni pianificate di networking si può:

  • confrontarsi con amici e conoscenti per scambiare e ricevere idee, suggerimenti e motivazioni
  • raccogliere informazioni specifiche sull’andamento del mercato, settori e territori in trasformazione, per poter orientare in modo sempre più efficace la ricerca e sviluppare il nostro progetto professionale
  • acquisire contatti diretti con contesti organizzati e persone interessate potenzialmente alla nostra professionalità
  • acquisire nuovi contatti

Il vero senso del fare network è quello di costruire non solo singole relazioni ma una rete di relazioni estese, motivate e fondate che potranno farci da ponte per la concretizzazione del nostro piano d’azione.

Lo sviluppo di questi link deve crescere secondo una strategia precisa e definita. L’estensione del numero dei nostri contatti deve dunque seguire una logica lineare orientata ad un preciso obiettivo.

Se utilizzi questo metodo per la ricerca di un nuovo lavoro, sarà il tuo posizionamento occupazionale declinato in termini di ruolo o ruoli, settori merceologici, territorialità, interlocutori aziendali. Un progetto dunque ben declinato da condividere con i tuoi futuri contatti. La scelta degli interlocutori dovrà partire dunque da una attenta valutazione di corrispondenza fra le caratteristiche dell’interlocutore e le possibilità che ne potrebbero derivare in relazione al nostro obiettivo.

Che tu stia cercando lavoro o che tu un lavoro ce l’abbia già, in tante situazioni avere i “contatti giusti”e fare manutenzione di essi può dare una vera e propria svolta al tuo percorso di crescita professionale.

Ecco allora che allenare le capacità emotive e relazionali, creando connessioni più solide con l’altro, permette di SVILUPPARE RELAZIONI PROFESSIONALI che rafforzano il senso di affidabilità e centralità nei confronti dei propri interlocutori.

Roberta Toniolo, presidente di PWN Milano (network di professioniste presente in 29 Paesi del mondo) ci indica 4 dritte per imparare l’arte del networking e “metterla da parte”    https://www.linkedin.com/in/roberta-toniolo-66a2b8/

  1. La regola base del networking è…

«Non pensare al tornaconto personale. Anche perché è piuttosto raro che si incontri la persona che ci viene utile subito, al momento. Voglio dire che il networking è un’opera di costruzione delle relazioni lunga e costante. Noi di PWN non smettiamo di dirlo alla più giovani: creare una rete vuol dire avere la pazienza di costruire nel tempo relazioni fondate sul rispetto. Su queste basi fare networking diventa efficace, oltre che molto piacevole e arricchente sul piano umano».

  1. Impara a capire con chi ti stai rapportando

«Fare networking è impegnativo e lo diventa a maggior ragione se sono coinvolte persone di altre culture. Sintonizzarsi con persone culturalmente molto diverse da noi richiede uno sforzo di comprensione e adattamento che dobbiamo aver voglia di mettere in campo nel tempo».

  1. I DON’Ts

«Usarlo in maniera spregiudicata, cioè con l’intento di avere un utile egoistico e servendosi della manipolazione. È completamente controproducente: non ci sarà nessuno disposto ad aiutarci se avrà percepito che la nostra intenzione è l’utile immediato». «Essere invadenti. Per esempio imporre il proprio biglietto da visita…».

  1. I DOs

«Il segreto è stimolare nell’altro l’interesse verso di noi, ma lasciando a lui il passo successivo. Se io parlo con una persona appena conosciuta della mia attività di PWN, la invito ad andare sul sito per conoscerci meglio: questo, per esempio, è un modo per generare interesse senza fare pressioni. E comunque vale la regola che se si lascia a qualcuno la propria email, gli si è già dimostrato interesse: lasciamo a lui la chance di fare il passo successivo».

In un mondo in cui le relazioni personali avvengono prevalentamente attraverso mezzi “tecnologici”, e seduti a cena al ristorante più della metà degli amici hanno il cellulare in mano, ha ancora senso l’arte di saper fare networking? Che cosa significa oggi fare rete?

L’uso che oggi viene fatto del termine “rete”, è rappresentato dall’ambiguità del rapporto tra le nuove tecnologie dell’informazione e questo concetto. C’è la tendenza a spiegare l’uso di questo termine in relazione agli sviluppi delle tecnologie informatiche e quindi a vederlo come un fenomeno nuovo emerso solo negli ultimi decenni. In realtà non siamo di fronte ad un concetto nuovo. Le tecnologie dell’informazione hanno semplicemente fornito i mezzi perché potessero diventare visibili le strutture reticolari sociali già esistenti.

La vita anche professionale è un viaggio. E tu? Quando è stata l’ultima volta che “dopo l’ufficio” o nel we ti sei regalato l’opportunità di piantare, coltivare o innaffiare la tua rete? Vieni a scoprire i nostri workshop qui https://www.fairplace.it/servizi/workshop/

 

 

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