In questi mesi abbiamo dedicato ampio spazio alle START UP, frutto spesso di idee mosse dalla passione per un’idea, associate alla voglia di essere artefici del proprio destino, anche e soprattutto dal punto di vista economico e lavorativo.

Al grido di “Homo faber fortunae suae” tantissimi (giovani e non) si sono buttati a capofitto in nuove avventure, alcuni forti anche di finanziamenti pubblici o privati.

startup fallite

 

Ottimo! Certo ma….poi che succede? È  proprio  tutto così semplice? L’happy ending è assicurato?

Purtroppo non sempre è così, tant’è che sulle ceneri dei più clamorosi flop è nata COLLAPSED, una piattaforma ideata da un diciottenne inglese che analizza le cause che portano una start up al fallimento.

Ad oggi le aziende analizzate sono circa una quarantina, quasi tutte americane.

Per  partecipare al progetto è necessario registrarsi alla piattaforma e fare una segnalazione.

Collapsed approccia il fallimento in maniera sistemica, dividendo le startup per area geografica e settore industriale di riferimento perché naturalmente ogni mercato ha le sue regole.

Spesso sono gli stessi startupper a raccontarsi, altre volte sono i dipendenti, altre ancora la community del web. Prima di procedere con la pubblicazione, si passano in rassegna tutte le informazioni e si sottopongono ad un accurato fact-checking. 

startup fallimento1 

I risultati ottenuti indicano che la causa primaria di fallimento è la scarsa competitività, seguita a ruota dalla assenza di un modello di business sostenibile, dall’inadeguatezza del prodotto e dall’esaurimento di fondi.

Per questi e altri motivi i fallimenti stimati entro il 2017 sono almeno 250.

Ci auguriamo che grazie anche a questa piattaforma partecipativa diventi possibile evitare alcuni azzardi e conseguenti fallimenti.

Che dire…SBAGLIANDO SI IMPARA J

Buona lettura!

http://www.repubblica.it/rubriche/startup-stories/2017/03/17/news/_collapsed_i_fallimenti_delle_startup_come_base_per_futuri_successi-160774869/

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